curcuma-e-recupero-muscolareLa sensazione era veramente fastidiosa. Mi sentivo praticamente i muscoli a pezzi.

Anche quelli che non sapevo nemmeno esistessero, e che invece quel giorno lanciavano fitte di dolore.

Eppure erano già passati un paio di giorni da quei 22 km che avevo corso.

Forse pesava anche la mezza maratona della settimana prima.

Sì, lo so, due così ravvicinate è proprio da runner principianti e un po’ incoscienti.

Ma a me interessava solo correre immerso nel verde della natura, sostenuto dal fiato che non mi mancava.

E così mi ritrovavo con questi dolori muscolari che trascinavo da un po’.

Confesso che subito avevo cominciato ad esibirli come trofei di chissà quale impresa eroica.

Ma dopo qualche giorno cominciavano proprio a rompere. Stavano durando un po’ più del solito e mi stavano impedendo, tra l’altro, di ricominciare a correre.

Non so se è mai successo anche a te.

Potresti subire anche tu le conseguenze di una corsa più intensa del solito. E magari su un tracciato più sconnesso o pieno di saliscendi.

Oppure ti frega una bella ma impegnativa escursione in montagna, per colpa soprattutto  delle discese che “tagliano le gambe”.

Oppure la causa può essere troppa palestra o anche solo una partitella di tennis che ti ha attratto irresistibilmente anche se eri giù di allenamento.

Il risultato, alla fine, è molto simile al mio: indolenzimento muscolare, dolore, perdita di forza con fragilità muscolare e, a volte, anche rigidità e gonfiore.

Ricordo bene che in quei giorni, la mattina, mi alzavo dal letto con fatica e mi muovevo in casa al rallentatore per prepararmi la colazione, vestirmi e uscire.

E durante il giorno faticavo a fare anche i soliti movimenti.

È un fenomeno a cui hanno dato il nome di DOMS, l’acronimo inglese per indicare l’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata.

È una normale risposta dell’organismo a:

  • Sforzi di una certa importanza
  • Attività fisiche non abituali

Può essere utile per far crescere la massa muscolare e aumentare la capacità di recupero nel lungo termine.

Nel breve termine però, il danno muscolare e il dolore che lo accompagna potrebbero essere molto aggressivi.

Tanto da limitare le tue performance per diversi giorni e farti saltare gli allenamenti che avevi in programma. Oppure la competizione a cui tenevi tanto, o l’escursione decisa con gli amici.

Insomma sono dolori doppiamente rompiscatole.

Infatti da una parte ti senti azzannare i muscoli anche semplicemente camminando.

Dall’altra questo dolore muscolare sta magari interferendo sul tuo programma di allenamento o di attività fisica

E ti costringe a giornate di riposo forzate, oppure limita grandemente le tue performance.

Può capitare anche che non vada via mai del tutto, o che rimanga per lunghi periodi

Che cosa sta succedendo ai tuoi muscoli?

Non dipende dall’accumulo di acido lattico, come alcuni ancora pensano, perché esso viene smaltito nel giro di 30-120 minuti.

Sono invece micro-traumi muscolari che provocano dolore e infiammazione.

Se capita spesso e per tempi lunghi devi stare molto attento. Soprattutto se si aggiungono lo stress e la pressione emotiva a metterci il carico.

In questi casi, infatti, puoi avere infiammazioni che, a lungo andare, potrebbero provocarti degradazione muscolare, artrite e tendinite. E questo non devi assolutamente sottovalutarlo!  Perchè sono situazioni patologiche difficili poi da trattare con successo, e pure dispendiose.

È vero che non sto parlando di danni muscolari come contratture, stiramenti o strappi.

Tuttavia, anche per questi indolenzimenti così persistenti come i DOMS, la tentazione di assumere farmaci antinfiammatori è grande.

Infatti non vedi l’ora di calmare i sintomi e riprendere a muoverti come prima.

Solo che, se prendi antinfiammatori, corri anche il rischio di ostacolare la corretta rigenerazione dei muscoli.

Questi farmaci, infatti, tendono a contrastare la crescita muscolare in risposta allo sforzo compiuto. Per non parlare degli effetti collaterali che danno, anche sul sistema nervoso centrale (1).

Allora che puoi farei?
Potresti affidarti a qualche rimedio naturale.

Potrebbe venirti in mente di utilizzare integratori a base di glucosammina per esempio.
Che però è utile più che altro per le articolazioni, visto che protegge e sostiene le cartilagini.

Quindi?

Ecco un rimedio naturale che dà risultati, ma a una condizione.

Quando si parla di infiammazione e rimedi naturali si fa in fretta ad arrivare alla curcuma.

Ne parlano praticamente tutti i media.

“La spezia guaritrice”

“Ricetta antinfiammatoria con curcuma!”

“La radice d’oro per la tua salute!”

E così via, in una gara creativa al titolo più fantasioso e stimolante.

Il bello è che in parte hanno ragione.

L’azione antinfiammatoria, anche potente della curcuma, grazie al suo più importante principio attivo, la curcumina, è stata dimostrata in parecchi studi.

E per di più la curcumina agisce non solo limitando la produzione di enzimi che scatenano l’infiammazione (pro- infiammatori). Ma anche contrastando molto bene i radicali liberi che ostacolano il recupero muscolare.

Perciò è vero, la curcuma potrebbe essere un’ottima idea!

Potresti cioè recuperare più velocemente lo stato muscolare ottimale.

Ridurresti di fatto l’infiammazione, riuscendo magari a non scombinare più di tanto i tuoi piani per gli allenamenti o gli appuntamenti sportivi programmati

Ma a una condizione. Che vengano risolti 2 problemi che quasi sempre non ti dicono:

⁃ La curcuma presa così com’è viene assorbita pochissimo dal nostro organismo e quindi il suo effetto è insignificante

⁃  La curcumina, il principio attivo della curcuma che può aiutare i tuoi muscoli, è contenuta in piccole percentuali nella pianta. Bisognerebbe prenderne quantità giornaliere impressionanti.

Perciò se ti affidi alla semplice polvere che trovi in erboristeria, o acquisti il rizoma intero per averla ancora più “naturale”, otterrai scarsissimi risultati sui tuoi muscoli.

La curcuma ha dimostrato le sue salutari proprietà in studi controllati con quantità concentrate di curcumina.

Per testarla sul recupero muscolare non è bastato nemmeno averla concentrata.

Hanno usato addirittura una curcuma ottimizzata. Cioè rivestita di una speciale miscela naturale che aumenta il suo assorbimento nel nostro corpo e ne potenzia l’azione.

Questa infatti è la condizione necessaria per godere realmente e al massimo  dei benefici di questa pianta.

E per verificare la sua efficacia, non basta certo chiedere ai soggetti testati: “Allora, va meglio oggi?”

Ci sono diversi parametri oggettivi di laboratorio che si possono tenere sotto controllo per monitorare il recupero muscolare. Come ad esempio:

  • Le citochine, sostanze prodotte dal nostro corpo in caso di infiammazione in corso.
  • La creatinchinasi, enzima che aumenta nel sangue in presenza di danno muscolare.

Sulla base di questi parametri, i ricercatori della University North Texas hanno testato questa curcuma speciale.(2)

Hanno controllato la sua azione contro il danno muscolare indotto dall’esercizio e contro l’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata (DOMS).

Guardiamo subito i numeri, per avere un’idea ben chiara dei risultati.

Ai soggetti testati, dopo 4 gg dallo sforzo fisico, è stata misurata la riduzione di due segnali dell’infiammazione: le citochine TNF-α e IL-8. E anche il livello del segnale di danno muscolare: la creatinchinasi.

Confrontati col placebo.
Curcuma potenziata vince sul placebo 3-0.

Con un -25% di TNF-α e -21% IL-8  e -48% di creatinchinasi la curcuma potenziata ha abbassato significativamente i valori legati all’infiammazione e al danno muscolare,

Le proprietà antinfiammatorie proprio di questa particolare curcuma ottimizzata erano state già dimostrate in un altro studio.(3)

Questa curcuma speciale potrebbe quindi realmente aiutarti ad ottenere un recupero muscolare più veloce e un miglioramento della capacità funzionale.

Potresti così frenare l’evoluzione dell’infiammazione in qualcosa di più grave, col tempo. Prendi ad esempio anche solo la tendinite. Sapessi che lunga e difficile che è da trattare. Per non dire anche dolorosa!

Se vuoi darti la possibilità di sfruttare tutta la potenzialità di questa curcuma, eccola come ingrediente principale del rimedio naturale biopotenziato che trovi cliccando qui => curcuma biopotenziata

 


1. E. Auriel, K. Regev, A.D. Korczyn, Nonsteroidal anti-inflammatory drugs exposure and the central nervous system, Handb. Clin. Neurol. 119 (2014) 577–584.
2. B.K. McFarlina, A.S. Venablea, A.L. Henninga, J.N Best Sampsona, K. Pennela, J.L. Vingrena, D.W. Hilla; Reduced inflammatory and muscle damage biomarkers following oral supplementation with bioavailable curcumin; BBA Clinical, Volume 5, June 2016, Pages 72–78
3.  Nahar PP, Slitt AL, Seeram NP. Anti-Inflammatory Effects of Novel Standardized Solid Lipid Curcumin Formulations. J Med Food. 2014 Dec 9