La notizia è una di quelle da far tremare e barcollare il mondo della fitoterapia e dei rimedi naturali, come un pugile dopo un colpo in pieno volto.

L’annuncio proviene da uno studio scientifico di Kathryn Nelson e colleghi (1) e lo scoop rimbalza poi su alcuni giornali.

La curcumina, il principio attivo della curcuma, sarebbe una delle sostanze naturali più ingannevoli e truffatrici mai viste.

La curcumina, cioè, sarebbe una degna compare di Wanna Marchi e del mago Do Nascimento, in grado di truffare milioni di persone con la sua falsa attività benefica e salutare.

Infatti in realtà “fingerebbe” di funzionare e non farebbe altro che ingannare studiosi, scienziati e consumatori.

Anzi, lo studio ammonisce proprio i ricercatori scientifici a smetterla di scialacquare tempo e soldi dietro a questo inutile farabutto chiamato curcumina.

Una notizia bomba!

Cosa succede? E tutti quegli scienziati e ricercatori che parlano bene della curcumina? C’è sempre stato un misterioso complotto della “setta segreta della curcuma” che ha manipolato le menti di migliaia di ricercatori per far bere loro la balla colossale dell’efficacia della curcumina?

Ma davvero?

Senonché, ci pensi un attimo e già cominciano a non tornare certi conti. Vediamoli.

Cominciamo da un primo dato lampante.

È davvero sufficiente uno studio solo sulla curcumina per smontare migliaia di altri studi?

In un baleno, un solo studio scientifico sgretolerebbe i risultati di migliaia di scienziati che per anni hanno scritto studi su studi sui benefici della curcuma e della curcumina?.

Eppure in poche pagine Nelson e colleghi hanno ridicolizzato centinaia di libri di fitoterapia, decine di studi clinici positivi e migliaia di testimonianze di persone che hanno goduto i vantaggi della curcumina, a partire dall’India per spaziare poi in tutto il mondo.

Com’è possibile che migliaia di studiosi siano così “pirla” da correre dietro alla curcumina ingannatrice, col prosciutto sugli occhi e il cervello così confuso da vedere solo falsi risultati?

Leggendo con attenzione questo studio-scoop di Nelson, si scoprono presto delle affermazioni assolutamente false che smascherano l’inattendibilità di molte cose dette in questo lavoro.

La più assurda di queste falsità è l’aver affermato che non ci sono studi clinici molto rigorosi (quelli che chiamano “studi in doppio cieco verso placebo”) in cui la curcumina ha avuto successo.

Qual è invece la verità che tutti possono verificare andando nella banca dati on line degli studi scientifici (PubMed)?

La verità è che in letteratura scientifica ci sono quasi 10.000 studi pubblicati sulla curcumina.

E più di 80 di questi studi sono proprio quelli cosiddetti molto rigorosi (cioè in doppio cieco verso placebo)

E…

con effetti positivi!

Sì, hai capito bene, più di 80 studi clinici rigorosi in cui la curcumina ha avuto successo! 

La maggior parte di essi sono stati effettuati con una curcuma potenziata. E poi capirai perchè.

Inoltre, a fronte delle deliranti affermazioni di Nelson e compagni, ce ne sono altre di studiosi, medici e ricercatori, che smentiscono, contrastano e sbugiardano il presunto scoop della curcumina inefficace.

Eccone un piccolo assaggio:

“Finora oltre 100 studi clinici [cioè su persone] sono stati completati con la curcumina, che mostra chiaramente la sua sicurezza, tollerabilità e la sua efficacia contro varie malattie croniche nell’uomo” – Kunnumakkara AB e colleghi sul British Journal of Pharmacology 2016

“Concludiamo che ci sono elementi di prova secondo cui la somministrazione di curcumina riduce i sintomi depressivi in pazienti con depressione grave” – Al-Karawi D. e colleghi sul Research 2016

“In conclusione la curcumina ha dimostrato di essere efficace come terapia adiuvante per il trattamento della psoriasis vulgaris e per ridurre significativamente i livelli nel sangue di IL-22 [una molecola prodotta dal nostro organismo e legata alla nascita e allo sviluppo della psoriasi] – Antiga E. e colleghi su Research International 2015

“I curuminoidi [cioè curcumina e sostanze simili della curcuma] sono risultati sicuri e ben tollerati durante lo studio. Una terapia aggiuntiva a breve termine con curcuminoidi può sopprimere l’infiammazione sistemica in pazienti con complicazioni polmonari croniche dovute ad intossicazione da gas mostarda – Panahi Y e colleghi su Drug Research 2015

“I risultati di queste 8 settimane di studio randomizzato in pazienti con artrite reumatoide attiva forniscono la prova che la curcumina è sicura ed ha efficacia significativa nel migliorare i punteggi DAS e ACR [riguardano la gravità della malattia] in pazienti con artrite reumatoide lieve o moderata, quando viene data da sola o con il diclofenac” – Chandran B e colleghi su Phytotherapy Research 2012

“Questo studio fornisce la prima prova clinica che la curcumina potrebbe essere usata come una efficace e sicura modalità di trattamento per pazienti con disordini depressivi gravi senza intenzioni suicide o altro disordini psicotici” – Sanmukhani J e colleghi su Phytotherapy Research 2013

E via dicendo.

Si potrebbero scrivere pagine di risultati positivi e di affermazioni favorevoli alla curcumina da parte di ricercatori in tutto il mondo.

Che cosa è successo quindi?

Come mai questo assurdo studio di Nelson che tratta la curcumina come uno dei peggiori imbroglioni ricercati dal FBI, contro centinaia se non migliaia di evidenze scientifiche che dicono il contrario?

Non può essere il frutto di una grave confusione mentale dei suoi autori dopo un rave party.

In realtà la prima parte dello studio, più tecnica e incomprensibile, se uno non è un ricercatore chimico, sottolinea alcune verità importanti e reali, anche se dopo hanno portato fuori strada gli autori.

Vale a dire che Nelson e compagni, prima di partire per la tangente con affermazioni errate, sottolineano un aspetto ben noto nel mondo scientifico: la curcumina ha una cattiva ADME, come dicono in gergo i farmacologi.

Cioè un pessimo Assorbimento, una scarsa Distribuzione (nel nostro organismo), un cattivo Metabolismo ed una rapida Eliminazione.

Tutte caratteristiche che rendono la curcumina un difficile soggetto da studiare, ma anche da far agire nel nostro corpo.

Ed è vero.

Puoi immaginare quanto poco funziona se è presa nella semplice polvere di curcuma dove al massimo arriva ad essercene un 5% e con pochissima voglia di essere digerita dal tuo corpo.

Per questo da tempo gli studiosi sanno che occorre potenziare la curcuma perché aumenti l’assorbimento della curcumina ma anche la durata della sua vita nel nostro corpo. Altrimenti non riusciamo a godere di tutte le proprietà benefiche della curcumina .

Altrimenti hanno ragione Nelson e compari che infatti non prendono in considerazione tutti i risultati positivi ottenuti con curcume potenziate.

Ti ricordi cosa ho scritto sopra?

Ci sono più di 80 studi clinici condotti in modo rigoroso che danno risultati positivi sull’attività benefica della curcumina. E la maggior parte sono con curcuma potenziata! Perché altrimenti dovresti assumerne molto concentrata, a secchi, e col rischio che risulti indigesta.  Per di più, in quest’ultimo modo, c’è sempre il problema poi che viene rapidamente eliminata dal nostro organismo con forte riduzione della sua attività.

Solo una curcuma potenziata può superare le difficoltà di assorbimento e durata in circolo della curcumina facendo liberare tutto il suo potenziale benefico per la tua salute.

Come la curcuma potenziata sviluppata in collaborazione con l’università UCLA della California.

Questa curcuma è in grado infatti di far assorbire 65 volte meglio la curcumina e farla durare nel nostro corpo molto più a lungo.

Ed è l’ingrediente del rimedio naturale biopotenziato che trovi cliccando qui di seguito: https://www.bioeleva.it/prodotto/vitaeleva

Guarda caso i risultati di questa curcuma sono verificati anche con studi rigorosi in doppio cieco verso placebo e che trovi anche commentati in questo blog.

Alla faccia di Nelson e del suo falso scoop.


(1) Kathryn M. Nelson et al. The Essential Medicinal Chemistry of Curcumin J Med Chem 60(5):1620–1637