Hai mai sentito parlare del mito del buon selvaggio?

Ero al liceo classico quando l’ho letto per la prima volta

In parole povere è un pensiero filosofico secondo cui la natura crea gli uomini felici e liberi.

Ci pensa poi la società a corromperli e renderli infelici.

Secondo questo mito si idealizzava la civiltà primitiva e si demonizzava totalmente il progresso, anche quello tecnico-scientifico.

Il primitivo e selvaggio era cosa buona e giusta.

Il moderno e tecnologico era tutto cacca-pupù

(I miei professori mi perdoneranno questa estrema semplificazione)

Spesso si fa una cosa simile coi rimedi naturali.

Cioè quelli che definiamo “rimedi della nonna”, li consideriamo fantastici. Li pensiamo frutto di un’ancestrale armonia con la natura.

Quelli moderni, invece, magari sotto forma di compresse o capsule, li vediamo solo come lo schifo di una civiltà corrotta. (Anche se poi spesso coincidono con quelli della nonna, ma sono meglio estratti, purificati e conservati!)

Si rischia di creare un pericolosissimo mito: quello dei rimedi della nonna!

Analizziamolo con calma e, soprattutto, con testa.

E vedrai perchè è pericolosissimo.

Quando si parla di rimedi della nonna si intende la tradizione popolare delle cure naturali.

Certamente sono cure importantissime perchè sono i progenitori dei farmaci di oggi.

Da esse scaturiscono anche i moderni prodotti fitoterapici.

Quindi, dove sta il problema?

Dove’è la minaccia nei rimedi della nonna?

La minaccia sta nel considerarli TUTTI  come buoni.

Davvero pensi che tutti i rimedi che provengono dalla tradizione popolare vanno considerati come un’affettuosa e benefica eredità della nonna?

Partiamo da considerazioni terra terra.

Queste famose “nonne” non è poi che vivessero così a lungo!

Le malattie c’erano anche nei tempi passati e purtroppo erano più letali di oggi.

La vita media, allora, era decisamente più corta.

Ereditare in modo poco critico tutte le cure naturali di una volta, quando stavano peggio di noi come salute, che senso ha?

Quello che voglio dire è che non tutto ciò che proviene dalla tradizione popolare è per forza buono.

Credere che una volta c’era una sana medicina naturale che oggi è stata totalmente rovinata dal farmaceutico è una semplificazione grossolana e ingiusta.

È uno stereotipo.

Come quello del buon selvaggio, che vedeva nelle culture primitive tutto il bene e nel progresso tutto il male.

Perciò credere che tutti quelli che vengono definiti come rimedi della nonna siano buoni, è sbagliato e pericoloso.

Pericoloso perchè su diversi rimedi le nostre nonne si sbagliavano decisamente!

Vale a dire che la tradizione popolare ci ha tramandato anche delle oscure minacce travestite da cure naturali.

Vuoi qualche prova?

L’aristolochia è una pianta un tempo utilizzata contro i disturbi ginecologici.

Così ci tramandavano “le nonne”.

La scienza moderna, quella che difende la natura e l’uomo, ha scoperto invece che è tossica.

Sono nocive tutte le specie di questa pianta.

L’organizzazione mondiale della sanità le ha bandite perchè contengono i cosiddetti acidi aristolochici tossici, cancerogeni e che provocano danni renali

L’agrifoglio era utilizzato dalla tradizione popolare come antinfiammatorio e antifebbrile. In realtà contiene delle tossine (ilicine) che danno gravi irritazioni con vomito e diarrea.

E la minaccia riguarda sia le bacche che le foglie.

L’anemone pulsatilla era indicata dalle “nostre nonne” per la cura di cataratte e infiammazioni vaginali. Il progresso scientifico ci ha permesso di vedere che, quando è usata come fitoterapico, tutta la pianta è tossica.

Qui oltre a vomito e diarrea, come bonus, puoi avere anche crisi convulsive.

L’asaro era indicato dalla tradizione popolare come diuretico.

Cosa ci dice la scienza moderna che spesso insultiamo a sproposito?

Che tutta la pianta è tossica.

Il decotto può dare facilmente emorragie.

Abbiamo anche casi in cui la moderna fitoterapia ci permette di distinguere preparazioni e dosaggi pericolosi o meno di una stessa pianta.

Mentre in passato c’erano meno limiti.

È il caso dell’assenzio. 

È considerato abbastanza sicuro come infuso.

Ma ha l’olio essenziale e il distillato alcolico potenzialmente tossici.

Questo a causa di una sostanza chiamata tujone che, ad alte dosi, è neurotossico e allucinogeno.

Può dare crisi epilettiche e disturbi psichiatrici.

Insomma puoi improvvisamente vedere i puffi. Ma questo, le nostre nonne, non ce lo dicevano.

Nelle bevande e negli alimenti a base di assenzio la quantità di tujone va assolutamente controllata.

Hai notato che in questi esempi le piante cominciano tutte per la lettera “A”?

Vuol forse dire qualcosa?

Vuol dire solamente che ho cominciato ad elencarti dei pericolosi rimedi della nonna in ordine alfabetico.

Potrei continuare ancora ed andare avanti scorrendo quasi tutte le lettere dell’alfabeto.

Inquietante, vero?

Ripeto, non sto dicendo che tutti i rimedi della nonna sono in realtà i veleni della nonna.

Ma non bisogna prendere per oro colato tutto quello che viene dalla tradizione popolare.

Come dovresti comportarti invece?

Ti basta affidarti alla fitoterapia moderna.

Essa nasce dalla medicina naturale popolare.

Ma utilizza tutte le conoscenze scientifiche che abbiamo, per filtrare le cure naturali che provengono dal passato.

Per confermare o migliorare quelle  valide.

Per bocciare quelle che si rivelano pericolose per la salute

Insomma la fitoterapia moderna è “la nipote intelligente della nonna erborista che qualche volta rischia di avvelenarti”.

È cioè quell’insieme di conoscenze, migliorate nel tempo, che permettono di selezionare i rimedi della nonna che veramente portano benefici alla tua salute.

Ma la moderna fitoterapia riesce a fare anche di più.

Qualche volta è in grado di ottimizzare la potenza benefica di certi ingredienti naturali.

Le conoscenze scientifiche ci permettono cioè di scatenare al massimo l’azione di certi principi naturali.

Sempre nel rispetto della natura.

Usano ad esempio la sinergia di altri composti naturali per potenziare l’azione di un rimedio.

Oppure liberano gli ingredienti attivi da quelle sostanze che li ostacolano, aumentando i benefici.

Quando nei miei studi di approfondimento della fitoterapia ho scoperto queste meraviglie della scienza a servizio della natura, ho avuto un’idea.

Ho capito che questi ingredienti potenziati erano la risposta a quei prodotti scadenti, con sostanze inutili o sottodosate, che affollano il mercato del naturale.

E così sono nati i rimedi naturali biopotenziati.

Essi sposano la tradizione popolare con le più moderne conoscenze scientifiche per poterti dare il massimo beneficio dalle sostanze naturali.

Così, grazie all’aiuto della moderna fitoterapia hai a disposizione dei rimedi che hanno ingredienti potenziati.

E anche controllati in maniera pignola sulla sicurezza.

Anche testati in svariati studi scientifici sull’uomo.

Anche ottenuti con tecniche estrattive che li tengono liberi dagli inquinanti che oggi minacciano tutti i prodotti naturali.

Queste sono le caratteristiche principali dei rimedi naturali biopotenziati.

I primi fra tutti li puoi trovare qua => https://www.bioeleva.it