È una domanda che io stesso mi facevo, prima di studiare a fondo i rimedi naturali.

Mi capitava soprattutto quando d’estate mi immergevo con gioia nei boschi profumati delle dolomiti. E quando contemplavo da uno spuntone roccioso in alta quota, tutta la vallata erbosa sotto di me , ricca di piante di ogni genere.

Ma me lo chiedevo anche quando entravo in qualche erboristeria e venivo investito dalla fragranza di mille profumi naturali. E mi affascinavano bellissimi vasi in porcellana decorata, pieni di di foglioline e di petali.

Non è meglio prendere i rimedi naturali come profumate erbe sminuzzate invece che in compresse?

Non sono forse più “naturali” le piante tritate, le foglie fresche o la radice in polvere raccolte in quell’anfora di terracotta così suggestiva e magica?

Prima di studiare in modo approfondito la scienza delle erbe medicinali (la fitoterapia), confesso che ero tentato di rispondere di sì.

Le erbe sfuse danno certamente l’idea di qualcosa di più naturale rispetto a quelle capsule e compresse che ricordano tanto i farmaci.

Perciò ti capisco benissimo se ne sei convinto anche tu.

Vorrei però che tu venissi a conoscenza di alcune informazioni che vengono sempre tenute nascoste, sulle erbe sfuse. E che ti aiuteranno moltissimo nella scelta dei rimedi naturali.

Non sono segreti cifrati che ho sottratto ai servizi segreti.

Sono notizie che si studiano all’Università e che purtroppo non vengono divulgate. Eppure sono importantissime per la scelta dei rimedi naturali e quindi per la salute tua e dei tuoi cari.

E non è vero che sono concetti difficili, comprensibili solo da esperti scienziati.

Non stiamo parlando di fisica quantistica o del bosone di Higgs.

Parliamo di semplici informazioni che ti spalancheranno la mente sul mondo delle erbe sfuse.

Perciò ecco a te queste notizie così poco divulgate.

Lo sapevi che le erbe usate come rimedi, appena raccolte, iniziano subito a deteriorarsi e rovinarsi?

Non appena un’erba officinale, una pianta medicinale viene raccolta, è subito attaccata da svariati nemici che la modificano.

Vediamoli:

  1. Microrganismi come funghi e batteri non vedono l’ora di tuffarsi in quel ricco banchetto di sostanze nutritive date dalle erbe. E mentre banchettano con le nostre piante, riescono anche a sabotare i principi attivi della pianta stessa, rendendoli inattivi. Oppure contaminano il tutto con sostanze tossiche.
  2. Le erbe possono essere attaccate anche da parassiti più grandi: ragni, scarafaggi, farfalle, topolini. Sono un esercito vorace in grado di danneggiare e contaminare pesantemente il tutto. Non è una esagerazione. Sono pericoli concreti riportati nei libri di tossicologia.
  3. Gli enzimi della pianta continuano ad agire e a provocare trasformazioni interne anche dopo che è stata raccolta. Solo che, visto che la pianta è ormai morta, lo fanno in modo scoordinato, come degli operai di una fabbrica che improvvisamente impazziscono costruendo pezzi mai fatti prima e rovinandone altri. Così nella pianta si formano sostanze nuove e altre vengono rovinate e spariscono.
  4. L’aria e la luce poi provocano reazioni di ossidazione, di formazione di resine, di evaporazione, di irrancidimento.

Sai da cosa sono favorite tutte queste alterazioni?

Dall’umidità, dal calore, dalla luce e dall’aria.

Quindi le cause non sono rare o poco probabili.

Non parliamo di uragani o invasioni extraterrestri.

Ma è la normalissima atmosfera terrestre e le comunissime condizioni meteo che favoriscono queste trasformazioni delle erbe.

Quindi?

Quindi chi conserva e vende queste erbe dovrebbe utilizzare speciali attenzioni per ridurre al minimo i problemi.

Dovrebbe avere innanzitutto poco magazzino per smerciarle il prima possibile.

Dovrebbe anche mantenerle in un ambiente a temperatura costante e umidità di massimo 60% o meglio ancora 50%. E naturalmente niente crepe in cui si possono annidare insetti o topi.

E poi niente luce.

Anzi, tu stesso ricordati che devi conservarle in barattoli di vetro coperti con carta argentata, lontani dall’umidità e dal calore.

Non in cucina ad esempio!

Supponiamo però di fidarci di come sono state conservate queste erbe sfuse.

Supponiamo cioè che sono abbastanza protette dai nemici che abbiamo appena visto.

Purtroppo c’è un altro problema che ti viene spesso taciuto.

È una caratteristica importantissima delle piante. Gli articoli sui rimedi naturali te le nascondono, neanche fosse il codice di lancio delle testate nucleari.

Eccola.

Lo sapevi che le sostanze presenti in una pianta possono cambiare se la raccogli troppo presto o in periodi diversi dell’anno?

Cosa voglio dire?

Che quando prendi delle erbe sfuse, devi essere sicuro che siano state raccolte al momento giusto e nella stagione giusta.

Altrimenti potresti avere in mano meno sostanze benefiche o addirittura vere e proprie sostanze tossiche.

Ti faccio degli esempi: prendi la menta.

Se la raccogli troppo presto, rispetto al suo ciclo di maturazione, rischi di beccarti una sostanza tossica, il pulegone, che viene usata come antipulci. Devi aspettare che la pianta cresca abbastanza perchè trasformi questa tossina in mentolo.

Altro esempio: il rabarbaro. Se lo raccogli in inverno, invece che in estate, lo troverai ricco di una sostanza altamente irritante (un antranolo) che provocherà forti spasmi e dolori all’intestino.

E per finire il ginseng. Quando ha appena due anni le radici hanno pochissimi ginsenosidi, i principi attivi della pianta che fanno bene alla tua salute. Devi raccoglierlo quando ha 4 o 5 anni per avere abbastanza ginsenosidi.

Riassumendo:

L’azione benefica di una certa pianta officinale dipende dalla sua età, da quando è stata raccolta e da come è stata conservata, visto che è molto delicata.

Verrebbe quasi quasi da racccoglierle personalmente queste piante!

Cosa c’è di più naturale che raccogliere direttamente le piante dal campo e usarle subito come rimedi naturali?

Chi va a prendersi direttamente nei campi l’erba officinale deve stare, invece, ancora più attento.

Perchè poi succede, come a Bolzano, che diverse persone si intossicano pensando di raccogliere delle radici di genziana. E invece si avvelenano con il Veratrum Album che le somiglia molto.

E anche se sei così bravo da raccogliere la pianta giusta, tu lo sai come è cresciuta?

Che età ha?

Quanto inquinamento si è beccata?

Quanti principi attivi ci sono?

E non è finita qui. C’è un altro importantissimo e irrisolto problrema.

Il problema dei principi attivi nelle erbe sfuse usate come rimedi naturali

Come certamente saprai, quello che fa bene alla tua salute non è la pianta officinale intera. Ma sono alcune sostanze presenti in una certa parte della pianta.

Queste sostanze sono i principi attivi (ne parlo in modo approfondito sul Report che puoi scaricare gratis su questo blog).

Come abbiamo visto sopra, la loro presenza e la quantità dipende da tanti fattori (alterazioni, periodo di raccolta, modalità di consevazione…) Quindi lo stesso tipo di pianta può variare di molto la quantità di principi attivi che contiene.

Perciò le erbe sfuse, che spesso prendi per fare infusi o da mangiare a cucchiaini, non ti consentono di assumere una quantità precisa di principi attivi.

E allora? È così importante?

Beh, pensa che sono proprio i principi attivi della pianta a darti tutti quei benefici per la tua salute!

E pensa che questi benefici si manifestano quando ci sono ben precise quantità, al di sotto delle quali la pianta ti fa poco o niente.

È il concetto di “dose”, che non è stato inventato dalle aziende farmaceutiche moderne o dalla attuale fitoterapia.

Ne parlava già Paracelso nel 1500, quando le medicine erano solo le erbe curative.

Per di più, in molte piante, questi principi attivi sono legati ad altre sostanze che li ostacolano. Rendono più difficoltoso il loro assorbimento e rallentano o annullano la loro azione benefica.

A questo punto, capiamoci.

Non sto dicendo che bisogna stare alla larga dalle erbe sfuse ed evitarle come la peste.

Ma è giusto che tu conosca tutti questi limiti.

Te ne hanno mai parlato?

Capisci bene che se prendi erbe sfuse devi poter innanzitutto fidarti di chi te le dà. Fidarti di come e quando sono state raccolte e di come sono state conservate. E in più devi stare molto attento anche tu a non deteriorarle quando le tieni in casa.

Per finire, ricorda sempre che la variabilità dei principi attivi rimane. Rimane cioè il  fatto di non sapere mai quanti ce ne sono nelle erbe che ti danno e quanti ne assumi veramente.

Non puoi  farci niente.

Da diversi anni, però, la moderna fitoterapia sta pian piano risolvendo questi problemi delle erbe sfuse grazie a preparazioni erboristiche-fitoterapiche chiamate estratti.

Ecco il vantaggio degli estratti come rimedi naturali per la tua salute

Gli estratti sono frutto di una tecnologia moderna che riesce ad estrarre, purificare, concentrare e misurare i principi attivi delle piante.

Senza entrare in dettagli tecnici noiosi, sappi che queste preparazioni si conservano meglio, senza tutte quelle attenzioni che richiedono le erbe sfuse.

Inoltre gli estratti hanno il vantaggio di essere liberi da sostanze inerti o addirittura tossiche pur mantenendo quel mix di principi attivi utili alla nostra salute.

Sono proprio gli estratti che vengono compattati per fare delle compresse o che vengono versati o mescolati in capsule.

Lo so che possono far storcere il naso perchè assomigliano tanto a dei farmaci sintetici.

Ma non lo sono.

Quando sono fatte bene, non solo conservano meglio gli ingredienti della pianta, ma ti danno più sicurezza contro le impurità e le alterazioni, come riportato su tutti i testi di fitoterapia.

E soprattutto ti consentono di prendere le giuste quantità, misurate ed indicate, di principi attivi.

Può capitare però che anche gli estratti non siano sufficienti per far agire bene i principi attivi. Essi infatti possono essere difficili da digerire, troppo velocemente eliminati dal nostro corpo, o impediti nell’azione da altre sostanze a cui sono legate

Come dare una marcia in più ai rimedi naturali per proteggere meglio la tua salute?

La tecnologia moderna, per risolvere i problemi di scarsa digeribilità e di azione troppo leggera di alcuni rimedi naturali, ha fatto un altro passo in avanti.

Ha escogitato dei processi geniali di estrazione per liberare i principi attivi “intrappolati” nella struttura vegetale a cui appartengono per potenziare la loro azione.

Oppure ha sviluppato speciali metodologie di mescolamento con altre sostanze naturali, in grado di potenziare l’assorbimento e di ottimizzare la loro efficacia.

E così nascono gli ingredienti naturali potenziati.

Sono frutto di molti studi e milioni di euro di ricerca.

Grazie a questi soldi spesi, però, hanno alle spalle test sulla purezza, sull’assenza di sostanze tossiche e sulla tollerabilità.

Inoltre sono validati da numerosi studi sull’uomo che dimostrano quanto bene funzionano.

In questo modo, quando parlano di benefici alla tua salute, lo fanno con cifre e dati ben precisi.

Non ti sputano in faccia degli spot pubblicitari, con proclami esagerati, irreali o fasulli come fanno certi integratori improvvisati e senza studi.

Immagina a questo punto di avere sottomano non solo un paio di ingredienti potenziati, ma anche in grado di agire su aspetti fondamentali della tua salute. Vale a dire sulle difese immunitarie, l’infiammazione e lo stress ossidativo. Insomma all’origine di molti fastidi e malattie.

In questo caso i vantaggi che possono darti sono ancor più interessanti.

Soprattuto se pensi che sentirsi in salute vuol dire anche essere in forze e pieno di energie.

Soprattuto se sei anche tu alla ricerca di qualcosa che ti aiuti a stare in splendida forma e non solo a “tirare a campa’ ”

Anche perchè sei ben consapevole che, quando stai del tutto bene, puoi fare una marea di cose.

Se perciò vuoi prendere qualche minuto per te e pensare di aumentare il tuo stato di salute, prendi in seria considerazione la possibilità di verificare personalmente l’azione potenziata di questi due rimedi.

Li trovi, come sempre, qua => www.bioeleva.it