Rimedi naturali: l’informazione Top Secret che devi sapere per difenderti dalla marea di prodotti inutili e succhia-soldi che affollano il mercato

Rimedi naturali: l’informazione Top Secret che devi sapere per difenderti dalla marea di prodotti inutili e succhia-soldi che affollano il mercato

Se sei un amante dei rimedi naturali, ti sarà capitato di trovare gente scettica sull’argomento.

Ti sarà successo cioè di parlare di tisane e integratori ad amici che ti scrutano perplessi con un sorrisetto ironico stampato in viso.

O magari ti sei anche dolorosamente scontrato col parere di qualche medico completamente sordo all’argomento.

E mentre lui ti diceva di smettere di credere a Babbo Natale, a te saliva la rabbia e lo sconforto.

Anch’io ho incontrato qualche medico così.

Mi ricordo ancora quando qualche anno fa stavo parlando di fitoterapia ad uno di questi dottori.

Mi ha interrotto bruscamente dicendomi: “Io non credo a quella roba lì”.

Già, lui non ci credeva.

Ma intanto stava prescrivendo ai suoi pazienti dei veri e propri farmaci a base di fitoterapici come la digitale per il cuore e la serenoa per la prostata.

Ebbene sì, sono due piante utilizzate in medicina da acquistare con ricetta medica in farmacia.

Ma lui nemmeno lo sapeva che stava prescrivendo proprio quelle piante in cui non credeva!

E non sapeva nemmeno che le piante sono testate con studi scientifici come succede coi farmaci.

(A scanso di equivoci ti ricordo che qui, su questo blog, non parlo mai di omeopatia. È un ambito che segue altri principi e altre regole rispetto alla fitoterapia.)

Inoltre devi sapere che anch’io ho vissuto un periodo in cui ero veramente scettico.

Pian piano ho cambiato idea, prima informandomi molto, per conto mio.

Poi sono andato a lavorare per un’azienda di integratori.

Infine, non contento, sono anche ritornato all’Università per studiare Fitoterapia.

(Puoi leggere qua la storia di come sono “uscito dal tunnel dello scetticismo”)

Eppure c’era un motivo ragionevole per cui ero scettico.

È lo stesso motivo per cui puoi trovare ancora tanta gente che pensa ai rimedi naturali come ad una truffa legalizzata.

E purtroppo è la stessa ragione per cui anche alcuni medici lo pensano.

Ed è questa:

Il mercato dei rimedi naturali è veramente pieno di prodotti scadenti, inutili, che non fanno niente.

E che quindi ti fanno credere che tutti quanti i rimedi naturali siano solo acqua fresca.

E sai perchè capita questo? Perchè c’è un’importante informazione top secret che permette al mercato dei rimedi naturali e soprattutto degli integratori, di diventare una vera e propria giungla selvaggia.

È una regola che le aziende produttrici sanno bene, ma che molto spesso non vogliono dirti.

Ed è questa:

Per la legge italiana questi rimedi naturali NON devono per forza funzionare, NON sono obbligati a dimostrare di dare benefici alla salute.

Cosa vuol dire?

Per la legge italiana, ad esempio, un integratore a base di piante e sostanze naturali deve solo…integrare quelle sostanze!

Non deve dimostrare di fare altro!

Non deve dimostrare di darti dei benefici per essere venduto!

La legge non obbliga nessuna azienda produttrice a inserire la parte efficace della pianta  nel prodotto (tranne rare eccezioni).

Così come non obbliga ad inserire quelle quantità di principi attivi che hanno dimostrato di funzionare negli studi scientifici!

Perciò sul mercato trovi una marea di prodotti nelle forme più diverse e con dosaggi completamente differenti.

E naturalmente ci sono anche un sacco di  rimedi scadenti, dove risparmiano il più possibile nel farli, e che non ti portano alcun beneficio.

Ma sono legali!

Tanto non devono dimostrare di farti bene!

Immagina ad esempio di voler prendere del Ginkgo Biloba perchè hai sentito che fa bene alla circolazione.

Gli studi scientifici dicono che per sfruttare i suoi benefici è bene prenderlo come estratto secco con una certa quantità (30-60mg al giorno) di principi attivi, i ginkgoflavonoidi.

E poi, sempre secondo gli studi, il prodotto deve essere purificato dagli acidi ginkgolici, responsabili di effetti collaterali e di allergie.

Questo secondo la scienza.

Cosa trovi invece sul mercato?

Tinture madri, infusi, prodotti in polvere, persino un tè con foglie di ginkgo sminuzzate.

Sono tutti prodotti scarsamente concentrati in principi attivi.

Neanche ti dicono quanti ne stai prendendo.

Come puoi sperare di ottenere gli stessi benefici di cui parlano gli studi scientifici?

E per di più chi ti garantisce che sono liberi dai temibili acidi ginkgolici?

Meglio orientarsi su quegli integratori che utilizzano l’estratto secco: concentrato in principi attivi e libero dagli acidi ginkgolici.

Ma anche qui trovi integratori di tutti i prezzi e di tutti i tipi.

Perchè?

Perchè nessun prodotto per legge è obbligato a dirti quanti principi attivi del ginkgo ha messo dentro.

E nessuno è tenuto per legge a darti la giusta quantità.

Così è facile trovare produttori che, per abbassare i costi ne approfittano e ti danno il meno possibile. L’importante è che l’integratore sia a base di ginkgo per attirare gli ignari compratori.

Quindi ricorda bene questa informazione che nessuno ti dà e che condiziona il mercato dei rimedi naturali: nessun integratore naturale per legge deve dimostrare di dare benefici alla salute.

Certo, per legge ogni prodotto deve utilizzare solo ingredienti consentiti dal Ministero della Salute. Ma non è obbligato ad usare i principi attivi e le quantità che hanno funzionato negli studi scientifici.

Così tu puoi tranquillamente trovare in giro:

  • Prodotti con la pianta che ti interessa ma non con le parti efficaci della pianta
  • Prodotti mix multi-erbe, stracolmi di ingredienti naturali, tutti in una capsula, e chiaramente sottodosati. Come è possibile  trovare la giusta quantità di tutte quelle erbe in una sola pasticca? Naturalmente così non serve a niente, anzi, aumentano i rischi di allergie e interazioni tra piante.
  • Prodotti con ingredienti poco studiati o per nulla. Per cui gli effetti sono molto dubbi.
  • Prodotti con ingredienti dagli effetti molto blandi o insignificanti, secondo gli studi scientifici. Ma col cavolo che te lo dicono!
  • Prodotti con i giusti principi attivi della pianta ma che sono o sottodosati o poco assorbiti dal nostro corpo e quindi, alla fine, inutili

Anche questi prodotti, ti ricordo, sono legali e li trovi tranquillamente in farmacia.

Come puoi fare per difenderti da questi rimedi scadenti, visto che possono, impuniti, fare bella mostra di sé?

Il Report che ti regalo su questo blog ti dà una grossa mano.

Così come ti aiutano i suggerimenti gratuiti che ti mando via mail dopo che ti sei scaricato questo Report.

Perchè sono una guida pratica per orientarti e riconoscere sia le informazioni di qualità che i buoni prodotti.

Inoltre, grazie alle conoscenze che puoi ricavare, saprai benissimo cosa rispondere agli scettici.

Dirai loro che capisci anche tu che la giungla dei rimedi naturali possa disorientarli e respingerli.

Saprai dar loro spiegazioni esaurienti del perchè le cose sono così complesse.

Ma saprai anche parlar loro di studi scientifici, di buoni prodotti e di come fare per scovarli, grazie alle dritte che ricevi in quel Report.

Però, non mi sono accontentato di scrivere un Report.

Ho deciso di tuffarmi io stesso in questa giungla selvaggia di rimedi naturali e di produrne alcuni.

Ma l’ho fatto solo per poterti offrire dei prodotti che non ti prendono in giro sventolando il nome della pianta per poi darti poco o niente.

Anzi.

Visto che spesso i prodotti scadenti sono

  • sottodosati,
  • senza i giusti principi attivi
  • o con sostanze scarsamente assorbite dal tuo organismo (e non te lo dicono)

ho pensato allora di specializzarmi solo in quei prodotti che ti possono veramente offrire benefici naturali: i rimedi naturali biopotenziati.

Cioè integratori che:

  • Contengono i principi attivi che hanno veramente funzionato negli studi scientifici per offrirti le sostanze realmente portatrici dei benefici alla salute dell’uomo.
  • Questi principi attivi sono potenziati in modo naturale per aumentare la loro azione benefica su di te
  • Sono al giusto dosaggio: quello usato con successo negli studi scientifici. Questo serve per cercare di riprodurre il più possibile su di te gli stessi vantaggi per la salute.

Ecco quali sono, nel frattempo, questi rimedi naturali biopotenziati, frutto di un’attenta e severa selezione:

Spero che questi suggerimenti ti aiutino veramente a rimanere in salute, senza farti raggirare da inutili, falsi rimedi.

Fai attività fisica che dovrebbe irrobustirti, ma ti becchi comunque pesanti raffreddori e infuocati mal di gola che ti fanno saltare gli allenamenti? Ecco dov’è il tallone d’Achille e come potresti correre ai ripari.

Fai attività fisica che dovrebbe irrobustirti, ma ti becchi comunque pesanti raffreddori e infuocati mal di gola che ti fanno saltare gli allenamenti? Ecco dov’è il tallone d’Achille e come potresti correre ai ripari.

Sono le 9 di sera passate.

Mio figlio ha finito l’allenamento di calcio più di mezz’ora fa e finalmente compare, pacifico, all’uscita degli spogliatoi.

Tra schiamazzi e risate è riuscito a farsi la doccia addirittura senza dimenticare niente sulle panche.

Un vero miracolo, questa volta.

Ma, da adolescente splendido e incosciente, è comunque pronto ad affrontare la gelida umidità della notte, che lo separa dalla macchina, coi capelli ancora bagnati.

E senza niente in testa.

Se lo vedesse sua mamma adesso lo incenerirebbe in un secondo.

Io invece sospiro rassegnato e gli consiglio per la 423esima volta di coprirsi la testa almeno col cappuccio o con lo scalda-collo.

Anche perchè lui non lo sa ma il dopo-allenamento è un momento drammatico per le difese immunitarie, al di là dei capelli bagnati o meno.

L’ho sperimentato anch’io andando a correre.

Se fai sport anche tu o se hai qualche sportivo in casa, prova a farci caso.

È scientificamente dimostrato che dopo un intenso sforzo fisico le difese immunitarie crollano e finiscono sotto i tacchi.

L’esercizio intenso è in grado di indebolire e sbriciolare le tue difese fino a 24 ore dopo.

E tu sei particolarmente vulnerabile soprattutto nelle 2-6 ore successive all’allenamento o alla gara che hai appena finito.

Capisci cosa succede?

Magari corri o fai attività fisica anche per irrobustire il tuo fisico contro i malanni (ed è così).

Ma ti freghi la salute in quelle delicatissime ore dopo l’allenamento, in cui si è più fragili.

Da analisi cliniche è stato visto che l’intenso sforzo fisico provoca una riduzione dell’immunità delle mucose.

E per di più causa un’alterazione delle cellule del sistema immunitario innato nelle ore successive.

Praticamente si apre una breccia attraverso cui raffreddore, tosse e mal di gola possono insinuarsi facilmente.

Basta un folata di vento un po’ più gelido per sentirti presto incendiare la gola.

Basta un piccolo sbalzo di temperatura per svegliarti il giorno dopo col naso intasato e la testa pesante.

Di per sé niente di grave.

Ma la situazione è molto fastidiosa e spesso fa presto ad evolvere in qualcosa di peggio come sinusite o bronchite.

Inoltre questi acciacchi vanno dritti a disturbare i successivi allenamenti:

te li appesantiscono, ti impediscono di farli come vorresti e ti tolgono anche la voglia di continuarli.

Oppure queste infezioni alle alte vie respiratorie ti inchiodano in casa e ti impediscono proprio di uscire ed allenarti, per un po’ di tempo.

Se fai delle gare, poi, ti fanno saltare anche quelle.

A questo punto puoi affidarti ai rimedi della nonna, mangiare miele come un orso e bere litri di spremute d’arancio. Oppure ti puoi affidare a qualche prodotto naturale che reclamizzano in tv o sui giornali.

Ma quanto veramente ti aiutano?

Certo, non sarebbe male se avessero testato qualche rimedio naturale anche per queste particolari emergenze dello sportivo! Invece ti propongono sempre prodotti sospinti da spot pubblicitari, vaghe promesse e sorrisi ammiccanti di attori che li sponsorizzano.

Vuoi qualcosa di più di uno slogan di parte o del consiglio di un’amica?

Vuoi un ingrediente naturale testato anche per queste situazioni particolari legate allo sport?

Allora devi sapere che nel 2012 è uscito uno studio molto interessante sul British Journal of Niutrition (1).

L’obiettivo era quello di vedere se un promettente ingrediente naturale riusciva, analisi mediche alla mano, a contenere questo crollo delle difese immunitarie dopo l’esercizio fisico.

E l’ingrediente che hanno studiato è il beta glucano potenziato estratto dal lievito di birra.

È un carboidrato ben conosciuto nel mondo scientifico. Ha un’ottima potenzialità, solo che spesso la sua azione è ostacolata e frenata da altre sostanze a cui è legato.

Qaundo lo potenzi, invece, puoi liberarlo da questi ostacoli e renderlo più attivo del solito.

Ecco perchè è stato deciso di testarlo in questo studio.

60 erano le persone valutate.

Hanno preso questo ingrediente potenziato e hanno svolto un intenso esercizio in bicicletta

E poi, dopo diversi giorni, hanno rifatto l’esercizio prendendo un placebo (una compressa con niente di attivo dentro).

Non sapevano mai cosa stavano assumendo, se il placebo o il rimedio naturale

Dopo aver fatto le analisi di laboratorio, il betaglucano potenziato, rispetto al placebo, aveva dimostrato di mantenere in circolo un maggior numero di globuli bianchi (monociti). Quindi le difese immunitarie, col betaglucano, avevano tenuto molto meglio!

Ma i risultati non finivano qua.

Infatti il sistema immunitario dei partecipanti allo studio è stato anche stimolato con una sostanza  derivata da un batterio.

È un metodo utilizzato per mimare un’attacco infettivo e valutare la reazione delle nostre difese.

Quando i soggetti avevano preso il betaglucano potenziato, si notava un netto miglioramento della risposta immunitaria. Il betaglucano, cioè, impediva che avvenisse quel pericoloso crollo delle difese. 

Analisi mediche alla mano.

I ricercatori che hanno condotto questo studio, però, non furono sorpresi più di tanto.

Perchè andava a confermare altri due studi, uno del 2009 (2) e uno del 2013 (3).

In questi lavori, il betaglucano potenziato è stato dato ad alcuni atleti dopo la maratona di Carlsbad e quella di Austin.

Nel primo studio questo ingrediente naturale è riuscito e ridurre del 40% i sintomi di infezioni negli atleti. Nel secondo ha diminuito del 67% il numero di episodi legati ad infezioni alle alte vie respiratorie.

I maratoneti, grazie al betaglucano, hanno anche ridotto il senso di fatica e aumentato il vigore fisico.

Un bel risultato che può evitarti parecchie seccature.

Pensa quanto fa infuriare il fatto che ti alleni per essere più in forma e poi incappi in un potente raffreddore che ti schianta.

Non riesci più a far sport con la continuità che volevi e calano le tue performance

Per non parlare del fatto che, se stai male, ne va di mezzo anche il tuo lavoro e le altre attività quotidiane.

Se allora vuoi correre ai ripari e non ti accontenti di spot pubblicitari per irrobustire le tue difese, puoi utilizzare lo stesso betaglucano potenziato di questi studi.

Lo trovi qua =>https://www.bioeleva.it/prodotto/immunoeleva/


(1) K. C. Carpenter e al. British Journal of Nutrition (2013), 109, 478–486
2) McFarlin e al. Journal of Dietary Supplements,2013 10 (3): 171-183.
(3) Talbott e al. Journal of Sports Science and Medicine.(2009) 8:509-515

 

Le minacce alla tua salute nascoste dietro il mito dei rimedi della nonna.

Le minacce alla tua salute nascoste dietro il mito dei rimedi della nonna.

Hai mai sentito parlare del mito del buon selvaggio?

Ero al liceo classico quando l’ho letto per la prima volta

In parole povere è un pensiero filosofico secondo cui la natura crea gli uomini felici e liberi.

Ci pensa poi la società a corromperli e renderli infelici.

Secondo questo mito si idealizzava la civiltà primitiva e si demonizzava totalmente il progresso, anche quello tecnico-scientifico.

Il primitivo e selvaggio era cosa buona e giusta.

Il moderno e tecnologico era tutto cacca-pupù

(I miei professori mi perdoneranno questa estrema semplificazione)

Spesso si fa una cosa simile coi rimedi naturali.

Cioè quelli che definiamo “rimedi della nonna”, li consideriamo fantastici. Li pensiamo frutto di un’ancestrale armonia con la natura.

Quelli moderni, invece, magari sotto forma di compresse o capsule, li vediamo solo come lo schifo di una civiltà corrotta. (Anche se poi spesso coincidono con quelli della nonna, ma sono meglio estratti, purificati e conservati!)

Si rischia di creare un pericolosissimo mito: quello dei rimedi della nonna!

Analizziamolo con calma e, soprattutto, con testa.

E vedrai perchè è pericolosissimo.

Quando si parla di rimedi della nonna si intende la tradizione popolare delle cure naturali.

Certamente sono cure importantissime perchè sono i progenitori dei farmaci di oggi.

Da esse scaturiscono anche i moderni prodotti fitoterapici.

Quindi, dove sta il problema?

Dove’è la minaccia nei rimedi della nonna?

La minaccia sta nel considerarli TUTTI  come buoni.

Davvero pensi che tutti i rimedi che provengono dalla tradizione popolare vanno considerati come un’affettuosa e benefica eredità della nonna?

Partiamo da considerazioni terra terra.

Queste famose “nonne” non è poi che vivessero così a lungo!

Le malattie c’erano anche nei tempi passati e purtroppo erano più letali di oggi.

La vita media, allora, era decisamente più corta.

Ereditare in modo poco critico tutte le cure naturali di una volta, quando stavano peggio di noi come salute, che senso ha?

Quello che voglio dire è che non tutto ciò che proviene dalla tradizione popolare è per forza buono.

Credere che una volta c’era una sana medicina naturale che oggi è stata totalmente rovinata dal farmaceutico è una semplificazione grossolana e ingiusta.

È uno stereotipo.

Come quello del buon selvaggio, che vedeva nelle culture primitive tutto il bene e nel progresso tutto il male.

Perciò credere che tutti quelli che vengono definiti come rimedi della nonna siano buoni, è sbagliato e pericoloso.

Pericoloso perchè su diversi rimedi le nostre nonne si sbagliavano decisamente!

Vale a dire che la tradizione popolare ci ha tramandato anche delle oscure minacce travestite da cure naturali.

Vuoi qualche prova?

L’aristolochia è una pianta un tempo utilizzata contro i disturbi ginecologici.

Così ci tramandavano “le nonne”.

La scienza moderna, quella che difende la natura e l’uomo, ha scoperto invece che è tossica.

Sono nocive tutte le specie di questa pianta.

L’organizzazione mondiale della sanità le ha bandite perchè contengono i cosiddetti acidi aristolochici tossici, cancerogeni e che provocano danni renali

L’agrifoglio era utilizzato dalla tradizione popolare come antinfiammatorio e antifebbrile. In realtà contiene delle tossine (ilicine) che danno gravi irritazioni con vomito e diarrea.

E la minaccia riguarda sia le bacche che le foglie.

L’anemone pulsatilla era indicata dalle “nostre nonne” per la cura di cataratte e infiammazioni vaginali. Il progresso scientifico ci ha permesso di vedere che, quando è usata come fitoterapico, tutta la pianta è tossica.

Qui oltre a vomito e diarrea, come bonus, puoi avere anche crisi convulsive.

L’asaro era indicato dalla tradizione popolare come diuretico.

Cosa ci dice la scienza moderna che spesso insultiamo a sproposito?

Che tutta la pianta è tossica.

Il decotto può dare facilmente emorragie.

Abbiamo anche casi in cui la moderna fitoterapia ci permette di distinguere preparazioni e dosaggi pericolosi o meno di una stessa pianta.

Mentre in passato c’erano meno limiti.

È il caso dell’assenzio. 

È considerato abbastanza sicuro come infuso.

Ma ha l’olio essenziale e il distillato alcolico potenzialmente tossici.

Questo a causa di una sostanza chiamata tujone che, ad alte dosi, è neurotossico e allucinogeno.

Può dare crisi epilettiche e disturbi psichiatrici.

Insomma puoi improvvisamente vedere i puffi. Ma questo, le nostre nonne, non ce lo dicevano.

Nelle bevande e negli alimenti a base di assenzio la quantità di tujone va assolutamente controllata.

Hai notato che in questi esempi le piante cominciano tutte per la lettera “A”?

Vuol forse dire qualcosa?

Vuol dire solamente che ho cominciato ad elencarti dei pericolosi rimedi della nonna in ordine alfabetico.

Potrei continuare ancora ed andare avanti scorrendo quasi tutte le lettere dell’alfabeto.

Inquietante, vero?

Ripeto, non sto dicendo che tutti i rimedi della nonna sono in realtà i veleni della nonna.

Ma non bisogna prendere per oro colato tutto quello che viene dalla tradizione popolare.

Come dovresti comportarti invece?

Ti basta affidarti alla fitoterapia moderna.

Essa nasce dalla medicina naturale popolare.

Ma utilizza tutte le conoscenze scientifiche che abbiamo, per filtrare le cure naturali che provengono dal passato.

Per confermare o migliorare quelle  valide.

Per bocciare quelle che si rivelano pericolose per la salute

Insomma la fitoterapia moderna è “la nipote intelligente della nonna erborista che qualche volta rischia di avvelenarti”.

È cioè quell’insieme di conoscenze, migliorate nel tempo, che permettono di selezionare i rimedi della nonna che veramente portano benefici alla tua salute.

Ma la moderna fitoterapia riesce a fare anche di più.

Qualche volta è in grado di ottimizzare la potenza benefica di certi ingredienti naturali.

Le conoscenze scientifiche ci permettono cioè di scatenare al massimo l’azione di certi principi naturali.

Sempre nel rispetto della natura.

Usano ad esempio la sinergia di altri composti naturali per potenziare l’azione di un rimedio.

Oppure liberano gli ingredienti attivi da quelle sostanze che li ostacolano, aumentando i benefici.

Quando nei miei studi di approfondimento della fitoterapia ho scoperto queste meraviglie della scienza a servizio della natura, ho avuto un’idea.

Ho capito che questi ingredienti potenziati erano la risposta a quei prodotti scadenti, con sostanze inutili o sottodosate, che affollano il mercato del naturale.

E così sono nati i rimedi naturali biopotenziati.

Essi sposano la tradizione popolare con le più moderne conoscenze scientifiche per poterti dare il massimo beneficio dalle sostanze naturali.

Così, grazie all’aiuto della moderna fitoterapia hai a disposizione dei rimedi che hanno ingredienti potenziati.

E anche controllati in maniera pignola sulla sicurezza.

Anche testati in svariati studi scientifici sull’uomo.

Anche ottenuti con tecniche estrattive che li tengono liberi dagli inquinanti che oggi minacciano tutti i prodotti naturali.

Queste sono le caratteristiche principali dei rimedi naturali biopotenziati.

I primi fra tutti li puoi trovare qua => https://www.bioeleva.it

Come potresti rapidamente ripararti da raffreddore, tosse, mal di gola, allontanando da te debolezza e sfinimento, anche quando sei schiacciato dallo stress.

Come potresti rapidamente ripararti da raffreddore, tosse, mal di gola, allontanando da te debolezza e sfinimento, anche quando sei schiacciato dallo stress.

La mia amica Cristina mi telefona e io stento a riconoscerla.

La voce è sepolcrale e il tono stanco.

Mi racconta di come un forte raffreddore la sta torturando.

“Guarda, non ci vuole proprio in questo periodo di stress” sospira.

E si sfoga raccontandomi i salti mortali che deve fare per conciliare lavoro e famiglia.

Perchè c’è un figlio da portare a calcio e una figlia a danza.

E in più il papà ricoverato in ospedale ha bisogno di essere seguito.

Col marito poi che lavora anche il sabato, capisci bene che non può permettersi di ammalarsi.

Cristina farebbe anche un po’ di sport per tenersi in forma e staccare un po’ dallo stress quotidiano.

“…Ma in questo periodo lo sport è andato su per il camino” mi confida sconsolata.

I suoi ritmi non sono tanto diversi dai miei e, penso, nemmeno dai tuoi.

Il problema, a dirla tutta, non è neanche il banale raffreddore di per sé.

Ma è quella debolezza e quella spossatezza che si impadroniscono di te fin da subito.

Così ti svegli alla mattina non solo col naso tappato, ma anche con un cerchio alla testa e la sensazione di non aver affatto dormito.

Le corse quotidiane che fai sembrano tutte maratone in salita, mentre il raffreddore pensa bene di trasformarsi anche in mal di gola o in sinusite.

Visto che gli impegni non accennano certo a diminuire, tieni duro, anche se ti ritrovi a trascinarti intontito tutto il giorno,

Sei spossato e sogni di continuo un bagno caldo e un letto soffice mentre tutto intorno a te ti irrita e lo stress diventa una morsa sempre più stretta e insopportabile.

Vogliamo poi parlare dell’umore?

Quanto è facile in questo stato essere velenosi come una vipera? E l’irritazione che ti accompagna non migliora certo se sei costretto a saltare l’uscita con gli amici o la palestra.

L’unica cosa positiva è forse quel po’ di nausea che ti impedisce di sfogarti sul cibo rimpinzandoti.

C’è qualche rimedio naturale che può veramente aiutarti ad allontanare da te tutto questo?

Ricordo ancora con vergogna che anni fa, quando lavoravo per un’azienda farmaceutica, non credevo potesse esistere.

Non conoscevo ancora molto bene il mondo della fitoterapia.

Mi arrivavano troppi slogan pubblicitari di prodotti naturali che parlavano benissimo di sé senza lo straccio di una prova.

Oppure c’era solo qualche consiglio di un’amica che mi convinceva poco, quando mi diceva:

“Boh, prova questo. L’amica della cugina del mio compagno dice che funziona…”

Poi però ho lavorato per un’azienda di integratori e sono ritornato all’Università per studiarmi bene queste cose.

Così mi sono imbattuto nel lavoro scientifico di due ricercatori americani: Shawn e Julie Talbott.

Avevano in mente un progetto molto interessante.

Volevano testare un rimedio naturale che irrobustisse le difese immunitarie anche in casi di stress.

Da anni si sa che lo stress psicologico aumenta la probabilità di beccarsi infezioni. Diventa molto più facile prendersi raffreddore, tosse, mal di gola o al mal di testa.

I due ricercatori americani, nel loro studio, raccontano da quale ragionamento sono partiti.

Infatti scrivono:

“Una varietà di integratori sono stati studiati per la prevenzione e il trattamento di raffreddori, come l’echinacea, la vitamina C, il ginseng, la vitamina E e lo zinco. Ma nessuno di questi ha chiaramente dimostrato una riduzione clinicamente rilevante dei sintomi da infezioni alle alte vie respiratorie.(1)

Ecco perchè i dottori Talbott hanno deciso di testare un altro ingrediente naturale che, come affermano loro:

“…In precedenti studi clinici  aveva mostrato di ridurre la severità e la durata dei sintomi delle infezioni alle alte vie respiratorie in soggetti fisicamente stressati.“(1)

Questo ingrediente così promettente è un carboidrato (un betaglucano) presente nel lievito di birra.

Viene estratto e purificato con procedure particolari in grado di renderlo più libero di agire e più potente nell’azione.

Diventa così un betaglucano potenziato.

La sfida della coppia di ricercatori era quella di confermare i risultati positivi di questo betaglucano potenziato anche in persone stressate psicologicamente.

Perciò prendono in considerazione situazioni in cui lo stress è in grado di assottigliare le difese.

In queste condizioni la salute è più vulnerabile agli attacchi del freddo e degli sbalzi di temperatura.

E se ci pensi, non è una situazione così anomala.

Quanti di noi sono minacciati anche dallo stress?

Diciamo pure che siamo in tanti!

E diciamo anche che lo studio avrebbe messo a dura prova questo ingrediente naturale.

È facile infatti che un rimedio naturale irrobustisca le difese di imperturbabili monaci buddisti.

O aumenti le difese di serene miliardarie tutte palestra e cibo biologico, perennemente in giro per il mondo sul loro yacht.

Più difficile è che agisca su persone comuni, travolte dai ritmi forsennati e febbrili di giornate sempre di corsa.

Nello studio, inoltre, i risultati sono stati confrontati con quelli di persone a cui era stato dato il placebo. Vale a dire una compressa simile a quella del betaglucano, ma con dentro niente, nessun rimedio.

E questo senza che nessuno dei soggetti sapesse se stava prendendo il betaglucano o il placebo.

Questa procedura serve per confrontare i risultati e per rendere lo studio rigoroso e affidabile.

Dopo 2 e 4 settimane i benefici di questo ingrediente naturale sono stati sorprendenti.

Infatti il betaglucano potenziato, rispetto al placebo, ha:

  • impedito a molte più persone sotto stress di beccarsi raffreddore, mal di gola, o tosse.
  • ha persino migliorato il loro umore e il loro benessere fisico.

Per la precisione lo studio riporta questi dati (1), sempre rispetto a chi non aveva preso il rimedio naturale:

. 42% di aumento del vigore fisico

. 38% di riduzione della fatica

. 19%  di riduzione della tensione

. 15% di riduzione della confusione provocata dallo stress.

 

Un gran risultato rispetto al non prendere niente!

Insomma queste persone stavano meglio anche mentalmente oltre che fisicamente.

Avevano più forza durante il giorno per affrontare la giostra degli impegni quotidiani.

Avevano più sprint per affrontare anche le pressioni sul posto di lavoro e in casa.

I Talbott infatti concludono così il loro studio:

“Rinforzare il sistema immunitario con questo betaglucano ha avuto un notevole effetto nel mantenere lo stato di salute e nel conservare un atteggiamento mentale positivo in individui psicologicamente stressati. 

L’integrazione quotidiana di questo betaglucano ha ridotto l’incidenza dei sintomi associati ad infezioni alle alte vie respiratorie e migliorato il benessere psicologico (1)”

Certo, per poter dare questi risultati il betaglucano è stato potenziato.

Vale a dire è stato liberato dalle altre sostanze che lo intrappolavano, frenavano la sua azione e lo ostacolavano.

In questo modo viene amplificata, migliorata e resa più efficace l’attività benefica del betaglucano sulle difese immunitarie.

Insomma la somministrazione quotidiana di betaglucano potenziato ha contribuito a mantene in forma queste persone, che erano di tutte le età (dai 18 ai 65 anni). Anche se le infezioni stagionali trovavano terreno fertile nei loro fisici indeboliti dallo stress.

Puoi immaginare quanti fastidi hanno evitato!

Con quanta più energia hanno affrontato le corse quotidiane e gli impegni sul lavoro!

Con quale mente più lucida hanno sostenuto le sfide di ogni giorno!

E senza provare quella debolezza e sfinimento che accrescono il nervosismo e aumentano i danni dello stress.

Se pensi che un ingrediente così possa fare al caso tuo puoi trovarlo comodamente qua =>https://www.bioeleva.it/prodotto/immunoeleva/


(1) Talbott S., Talbott J. 2010. Beta 1,3/1,6 Glucan Decreases Upper Respiratory Tract Infection Symptoms and Improves Psychological Well-being in Moderate to Highly-Stressed Subjects. Agro Food Industry Hi-Tech. 21:21-24.
I 7 indizi da scovare in un articolo, per riconoscere subito le pessime informazioni sui rimedi naturali ed evitare notizie ingannevoli

I 7 indizi da scovare in un articolo, per riconoscere subito le pessime informazioni sui rimedi naturali ed evitare notizie ingannevoli

Cal Lightman è il protagonista della serie TV “Lie to me.”

È un esperto di comunicazione non verbale che fa da consulente anche alla polizia.

Scrutando le micro espressioni del viso e altri movimenti involontari, Cal è infallibile nel capire quando non dici la verità.

Vede subito se, quando parli di qualcosa, lo fai da esperto oppure stai improvvisando e hai solo conoscenze superficiali e rattoppate.

Ha un’abilità affascinante che vorremmo avere tutti.

Ebbene, se mi segui in questo articolo ti fornirò 7 elementi che ti permetteranno di essere il Cal Lightman delle informazioni sui rimedi naturali.

Sono 7 indizi che ti guideranno nello smascherare le pessime informazioni sui rimedi naturali.

Ti svelerò quei 7 “micro dettagli” di un testo, quei veri e propri vuoti di notizie, quei dati colpevolmente vaghi o quei proclami esagerati che rivelano la scarsa qualità di un articolo.

Cominciamo.

1. L’autore dell’articolo non è auterevole

Magari non ci badi.

Magari inconsciamente pensi: se uno si mette a scrivere di rimedi naturali, ne saprà qualcosa.

Non è così.

Ecco perchè poi ne leggi di tutti i colori.

Perciò innanzitutto cerca chi è l’autore dell’articolo e guarda se ci sono un po’ di informazioni su di lui.

È un medico? Un naturopata? Un farmacista o un biochimico che ha studiato fitoterapia?

Oppure è solo un giornalista generico, un blogger, un articolista che mette il naso dappertutto e vuole parlare anche di ciò che non conosce?

No, l’aggettivo “appassionato di…” non basta.

La fonte delle informazioni che leggi è sempre una delle cose più importanti.

In ogni ambito.

E a maggior ragione riguardo la salute.

Naturalmente se l’autore non ha nessuna credenziale per parlare di rimedi naturali, comincia a storcere il naso.

2. Il titolo non è coerente con quello che leggi poi nell’articolo.

Vale a dire: il titolo ti promette di rivelarti una cosa che poi effettivamente ti viene detta nell’articolo?

Oppure è un titolo shock creato ad arte solo per attirare l’attenzione mentre leggi tutt’altro nel pezzo che segue?

Può capitare addirittura che il titolo la spari grossa e l’articolo poi faccia finta di niente. Cioè il testo che leggi dopo non spiega perchè il titolo l’ha detta così grossa. Lo ignora o ne prende quasi le distanze, come fosse lo scemo del villaggio. Intanto però la scemenza l’ha detta.

Questo capita quando leggi titoli roboanti fatti così:

“Scoperto super antibiotico naturale migliore di ogni medicina…”

E nell’articolo non ti dicono in base a cosa possono dire che è migliore di… Fanno finta di niente e ti raccontano tranquillamente le caratteristiche di un rimedio simile a tanti altri.

Oppure ti fanno promesse del tipo:

“…Non avrai mai più gambe gonfie…”

“…Sconfiggerai per sempre il mal di testa…”

“…Ti libererai da tutti quanti i dolori…”

Termini assoluti come “mai più”, “per sempre”, “tutti quanti” sono esagerazioni ingannevoli.

Non tengono conto del fatto che siamo tutti diversi e che i disturbi possono essere più o meno importanti.

Non tengono conto che gli effetti benefici della pianta possono essere più o meno dimostrati e possono variare comunque da persona a persona.

Ti do anche un’ulteriore indicazione.

Alla larga da articoli con titoli che parlano in nome di un’intera categoria di esperti. Vogliono solo far colpo su di te.

Vale a dire titoli come:

“Gli scienziati concordano con…”

“I cardiologi suggeriscono che…”

“I nutrizionisti hanno scoperto che…”

“I naturopati consigliano di…”

Sono tutti titoli senza senso che vogliono solo rendere più credibile le panzane che si scrivono dopo.

Perchè senza senso?

Perchè non esiste proprio che tutta la categoria degli scienziati, all’unanimità, in coro, dice che …ecc. ecc.

Casomai saranno “alcuni scienziati”, oppure un “gruppo di cardiologi”, “un’equipe di nutrizionisti”.

O magari, a volte, dietro quei titoloni, c’è UNO scienziato, UN cardiologo…

3. C’è un lungo elenco di benefici per la tua salute senza distinzione su quale effetto è più dimostrato e quale meno

È vero che molto spesso le erbe ti forniscono un insieme di benefici.

È vero che uno dei vantaggi dei rimedi naturali spesso è quello di farti bene contemporaneamente su più livelli.

Ma è anche vero che alcuni effetti sono più dimostrati, sicuri, con alle spalle prove ed evidenze numerose. Mentre altri vantaggi sono più incerti, meno probabili o che richiedono ulteriori dimostrazioni.

Già il leggere lunghi elenchi che trasformano una pianta nella panacea di tutti i mali fa scuotere la testa.

Se per di più questi numerosissimi benefici vengono messi tutti sullo stesso piano, allo stesso livello di evidenza ed efficacia, c’è solo da cambiare decisamente lettura e cestinare l’articolo.

4. Non ti parlano di quale parte della pianta ha un’attività benefica sulla tua salute

Si comincia sempre parlando della pianta officinale in generale.

E va bene.

Ma dopo bisogna anche dire quale parte ha le sostanze benefiche.

Sono i frutti o le foglie?

O forse i fiori?

Oppure sono le radici o il rizoma (che è la parte sotterranea del fusto)?

Se non viene specificata la parte con le sostanze benefiche, l’articolo è veramente scadente.

Così infatti ti induce pericolosamente a credere che tutta la pianta faccia bene.

Perchè pericolosamente?

Perchè ci sono alcune erbe che hanno parti benefiche e parti addirittura velenose.

Ad esempio la Borragine ha fiori e foglie ricche di alcaloidi potenzialmente tossici e cancerogeni. L’olio estratto dai suoi semi invece è tranquillo.

5. Non ti dicono quali sono le sostanze attive della pianta, dette anche principi attivi.

Ripetiamo: non è quasi mai tutta la pianta che fa bene alla salute.

Abbiamo detto che è una certa parte.

Ma più precisamente dobbiamo affermare che sono un’insieme di sostanze, (chiamato anche fitocomplesso), responsabili dell’attività della pianta.

Sono i principi attivi che portano benefici alla tua salute.

Capisci bene che una trattazione seria delle erbe deve per forza citarli.

Altrimenti, come per il 3°punto, si fa passare l’idea (sbagliata!) che qualunque parte della pianta ti fa bene. Che qualunque sostanza della pianta è utile per la tua salute, e non è vero!

Non solo non è così, ma a volte, prima di venderla come rimedio, occorre togliere alcune sostanze che invece fanno male.

Ad esempio l’estratto di Ginkgo biloba deve essere liberato dagli acidi ginkgolici che danno allergie ed effetti collaterali!

6. Non ti accennano nemmeno quali sono le quantità di principi attivi che hanno dimostrato di funzionare

Non basta che siano presenti i principi attivi.

Occorre anche che ci siano quantità adeguate. Quelle quantità che gli studi scientifici hanno testato con successo sull’uomo.

Questo è uno dei punti su cui inciampano miseramente la maggior parte degli articoli sui rimedi naturali.

È importante indicare anche la quantità che ha dimostrato di funzionare!

Va cercata negli studi scientifici e citata.

Se poi si parla di un prodotto specifico va bene anche un link che rimanda ad una descrizione più dettagliata, nessun problema.

Ma comunque la dose di principi attivi da consumare va detta in qualche modo, e deve essere quella suggerita dai risultati positivi degli studi scientifici.

7. Non ti parlano di studi o te ne parlano male.

Ti viene citato qualche studio?

Ti viene detto se è solo in vitro (in provetta), o solo su animali e se invece è uno studio clinico (cioè sull’uomo)?

Potrebbe capitarti di leggere affermazioni del tipo: questa pianta ti darà questo effetto perchè lo ha dimostrato in uno studio su topolini di laboratorio…

Ecco, frasi di questo tipo sono da cestinare all’istante.

Un buon risultato dell’erba in questione su delle cavie da laboratorio fa ben sperare per l’uomo, ma non ci dice ancora niente di certo per la tua salute.

Può capitare, è vero, che alcuni rimedi derivino solo dalla tradizione popolare, e non abbiano ancora studi.

Devono però scriverlo.

Non è detto che siano per forza inutili o da scartare, ma vanno comunque presi con le pinze.

È già capitato che la moderna fitoterapia abbia scoperto erbe della tradizione popolare ritenute curative e poi non lo erano.

Come è successo col Camedrio ritenuto per anni un depurativo del fegato. Poi la fitoterapia ha scoperto invece che è tossico e capace di provocare anche epatiti fulminanti.

Una pianta che ha già avuto verifiche scientifiche attraverso degli studi, è certamente più sicura. Sia come azione benefica che come tollerabilità.

 

Usa questa serie di indizi come un setaccio.

Quando leggi articoli che inciampano su più di uno di questi 7 punti, fa’ attenzione.

Ti si deve accendere una spia d’allarme che ti mette sul chi va là.

Ti capiterà anche di trovare delle informazioni che cadono miseramente su tutti questi 7 elementi.

In quel caso evita l’articolo come la peste!

Mentre scrivo questo pezzo del blog, ade esempio, si sta avvicinando la stagione più fredda.

Vedrai spuntare come funghi una marea di articoli su come proteggerti dell’influenza, dal raffreddore, dai malanni di stagione…

Con questi 7 indizi ti renderai conto di quante parole inutili o fuorvianti verranno spese a riguardo.

E salverai ben poche informazioni.

Anche perchè sono ben pochi quei rimedi naturali che possono presentarti dei risultati nel proteggerti contro i malanni di stagione.

Pochissimi quelli che hanno svariati studi sull’uomo che mostrano un’azione benefica di protezione in svariate situazioni.

Uno di questi lo trovi addirittura potenziato per poterti dare il massimo della sua azione protettiva.

È il betaglucano biopotenziato del lievito di birra

Cos’è e cosa fa di preciso?

Te ne parliamo in questa serie di articoli del blog => articoli sul betaglucano potenziato che ti mostrano come si possa dare una buona informazione quando il rimedio naturale è pieno di evidenze sulla sua azione benefica.

Se invece sei curioso di sapere come prenderlo, lo trovi qua =>https://www.bioeleva.it/prodotto/immunoeleva/